Secondo le ultime stime dell’AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica, il tumore alla prostata è ancora uno dei più diffusi, con numeri che sono destinati ad aumentare (40.500 nuove diagnosi stimate lo scorso anno nel nostro Paese – fonte “I numeri del cancro in Italia 2022”).
Di contro, tuttavia, il tumore alla prostata, fa registrare il dato di sopravvivenza più elevato, con ben il 91% di pazienti vivi a distanza di 5 anni dalla diagnosi.
Ma come si vive dopo l’intervento?
La capacità di avere una qualità della vita sovrapponivbile a quella precedente all’intervento dipende dall’intervento stesso. Questo è ormai un dato di fatto. La scelta migliore per il paziente, affichè il recupero risulti più rapido e sereno possibile, è la chirurgia robotica, in quanto consente la ripresa totale di funzioni precedentemente compromesse, come la contienza, anche in fase precoce.
La nuova U.O. di Urologia Robotica ed Endoscopica presso il Pineta Grande Gospital, diretta dal Dott. Donato Dente, si avvale delle più moderne tecnologie per la diagnosi e cura delle patologie urologiche. L’obiettivo é quello di poter dare al paziente un servizio di cura totale che consenta, in un percorso che va dalla diagnosi, alla terapia medica e chirurgica, al follow-up, di risolvere il prorpio problema urologico.
Questo anche grazie all’utilizzo del sistema robotico HUGO-Ras.
Il SISTEMA ROBOTICO HUGO, e il LASER AD HOLMIO, attualmente sono il gold standard nel trattamento chirurgico dei tumori dell’apparato urinario, per quanto concerne il robot, dell’ ipertrofia prostatica benigna e calcolosi urinaria per quanto ocncerne il laser ad holmio.
Solo grazie alla robotica, infatti, nei casi in cui l’estensione del tumore della prostata è confinata al l’organo stesso, è possibile salvare i nervi deputati all’erezione, consentendo anche una ripresa (attraverso un percorso di riabilitazione) dell’erezione spontanei e dei rapporti sessuali.