Chirurgia robotica al Pineta Grande, già 100 interventI con il sistema HUGO Medronic. L’equipe dell’U.O. di Urologia Robotica ed Endoscopica, diretta dal dott. Donato Dente, ha raggiunto il traguardo di 100 interventi chirurgi in un anno con il robot di ultima generazione HUGO Medtronic.
Ad oggi, dunque, ben 100 pazienti hanno potuto beneficiare dei vantaggi della chirurgia robotica, grazie all’utilizzo di questo straordinario strumento, un supporto all’avanguardia in grado di offrire al paziente un tipo di operazione meno invasiva, con tempi di recupero decisamente più rapidi.
Negli ultimi tempi, la chirurgia robotica in Campania è diventata un’eccellenza, non solo a livello regionale, ma anche nazionale.
Il sistema HUGO Megatronic, infatti, è un macchinario estremamente avanzato, concepito per offrire agli specilisti una maggiore precisione e, contemporaneamente, ridurre i tempi di recupero per i pazienti.
L’urologia 2 si avvale di tecnologie molto avanzate che consentono mini-invasivitá in ogni aspetto. Il SISTEMA ROBOTICO HUGO, e il LASER AD HOLMIO, infatti, attualmente rappresentano il gold standard nel trattamento chirurgico dei tumori dell’apparato urinario-
La chirurgia robotica è una tecnica che viene eseguita tramite l’utilizzo di un macchinario che aiuta il chirurgo ad eseguire interventi semplici, e anche molto complessi, con estrema precisione.
Nel caso dell’Ospedale Pineta Grande, dunque, parliamo del sistema robotico HUGO Medtronic.
Naturalmente, ogni operazione, seppur meno invasiva rispetto al passato, viene comunque eseguita in anestesia totale, con le incisioni che risultano più piccole e precise.
Il robot, viene gestito in remoto dal chirurgo specialista, attraverso una console, che riproduce i movimenti del medico in tutto e per tutto, e segue i comandi che vengono impartiti durante l’intervento.
L’intervento, però, è solo la conclusione di un percorso, che inizia con la prevenzione. Alla base del percorso disgnostico, infatti, ci sono 2 cose: prevenzione e diagnosi precoce, due step fondamentali che risultano assolutamente imprescindibili, e di cui le persone dovrebbero tenere conto, senza eccezioni.
Una volta arrivati all’età di 45 anni, infatti, è necessario inserire tra i controlli di routine il dosaggio del PSA. Attenzione, però. Il PSA è semplicemente un indice di replicazione cellulare, il che significa che non è legato alla malattia prostatica.
Questo anche in assensa di una conclamata sintomatologia.
I controlli periodici dallo specialista, dunque, sono FONDAMENTALI, anche prima dei 45 anni. Perchè trascurare i sintomi può essere dannoso laddove, invece, prevenzione e controlli periodici, possono evitare qualsiasi conseguenza nefasta.
Consultare uno specialista tempestivamente, dunque, è IMPORTANTISSIMO.