Negli ultimi tempi, la chirurgia robotica in Campania è diventata un’eccellenza, a livello nazionale. Merito dell’adozione del sistema HUGO Megatronic, un macchinario estremamente avanzato, concepito per offrire agli specilisti una maggiore precisione e, contemporaneamente, ridurre i tempi di recupero per i pazienti.

Tra le strutture che propongono il trattamento con questo particolare sistema, c’è anche l’Ospedale Pineta Grande di Castel Volturno, una struttura che, oggi più che mai, pone un’attenzione particolare all’innovazione tecnologica e alla ricerca medica.

Chirurgia robotica in Campania: il sistema HUGO Medtronic del Pineta Grande Hospital

L’unità operativa del reparto di urologia robotica ed endoscopica, diretta dal Dott. Donato Dente, utilizza già da qualche tempo il sistema della Medtronic, azienda leafer nel settore della “helthcare technology”.

Grazie all’impiego del sistema Hugo Ras, sono stati eseguiti più di 160 interventi tra cui una cistectomia con ricostruzione robotica, la prima in assoluto per quanto riguarda la regione Campania, e il Sud Italia in generale.

La chirurgia robotica viene anche impiegata per il trattamento delle ernie, un traguardo estremamente ragguardevole, che lascia ben sperare per quanto riguarda un ampliamento nell’utilizzo di questo particolare sistema.

L’urologia 2 si avvale di tecnologie molto avanzate che consentono mini-invasivitá in ogni aspetto. Il SISTEMA ROBOTICO HUGO, e il LASER AD HOLMIO, che attualmente sono il gold standard nel trattamento chirurgico dei tumori dell’apparato urinario, per quanto concerne il robot, dell’ ipertrofia prostatica benigna e calcolosi urinaria per quanto ocncerne il laser ad holmio.

Il paziente potrá quindi essere preso in carico dai nostri specialsiti in albulatorio. Verrá cominciato un percorso diagnostico, terapeutico e chirurgico (ovemai necessario) che accompagnerà il paziente fino alla cura.

Le patologie trattate con la chirurgia mininvasiva

In urologia, attualmente, il gold standard nel trattamento della maggior parte delle patologie dell’alto e basso apparato urinario, è la chirurgia mininvasiva.

Possono essere trattate con l’approccio mininvasivo tutte le patologie dell’asse escretore, sia di natura maligna che benigna.

Qui di sotto sono elencate le patologie che possono essere trattate in maniera mininvasiva:

Tuttavia, molte persone non sono ancora “convinte” dell’efficacia di questa tecnica, e preferiscono rivolgersi a professionisti che operano seguendo quelli che sono i metodi “tradizionali”, legati ancora al passato.

Ed è quindi per loro, che adesso andremo ad enumerare quelli che sono i vantaggi di questa innovativa procedura, allo scopo di far comprendere quelle che sono le differenze con il passato, e tutti i benefici che il paziente può ricavare dalla scelta della chirurgia robotica.

Cos’è la chirurgia robotica

Abbiamo già parlato della chirurgia robotica in Campania, e dell’utilizzo di questa tecnica presso l’Ospedale Pineta Grande di Castel Volturno. Adesso, andremo più nel dettaglio, e spiegheremo in cosa consiste e perchè risulta essere la scelta migliore per il paziente.

La chirurgia robotica è una tecnica che viene eseguita tramite l’utilizzo di un macchinario che aiuta il chirurgo ad eseguire interventi semplici, e anche molto complessi, con estrema precisione.

Ovviamente, parliamo di una tecnica chirurgica mininvasiva, che viene comunque eseguita in anestesia totale.

Il robot, viene gestito in remoto dal chirurgo specialista, attraverso una console, che riproduce i movimenti del medico in tutto e per tutto, e segue i comandi che vengono impartiti durante l’intervento.

Per quanto riguarda i vantaggi della chirurgia robotica, rispetto a quella tradizionale, il primo che risulta subito evidente si riferisce alle incisioni che vengono effettuate, le quali risultano più piccole e precise.

Questo, naturalmente, riduce il tempo di recupero per il paziente e, di conseguenza, anche il dolore.

Tecnologia all’avanguardia e meno conseguenze per il paziente

In ogni caso, è bene chiarire un concetto fondamentale: mini-invasività non vuole dire “intervento meno complicato”, o più “semplice”.

Quello che si intende è che il tipo di operazione viene portato a termine con l’utilizzo di tecnologia sofisticata e strumentazioni estremamente piccole. T

utto questo consente al medico di utilizzare la stessa tecnica chirurgica tradizionale, ma con una precisione e finezza a livelli che non possono essere raggiunti dalla sola mano umana.

L’obiettivo è quello di far percepire al paziente il meno possibile (dolore post-operatorio praticamente azzerato, minima degenza ospedaliera e ripresa della vita normale rapida), senza diminuire, anzi migliorando, la qualità e la precisione chirurgica, consentendo di poter avere risultati oncologico/funzionali ottimali.

Chirurgia robotica in Campania: intervento di nefrectomia radicale del rene sinistro con l’utilizzo del sistema robotico HUGO Medtronic

Per quanto riguarda l’applicazione della chirurgia robotica in Campania, segnaliamo il risultato eccezionale dell’Ospedale Pineta Grande di Castel Volturno.

Pochi mesi fa, infatti, presso il reparto di Urologia Robotica ed Endoscopica dell’Ospedale Pineta Grande di Castel Volturno è stato eseguito, con successo, il primo intervento in Italia di nefrectomia radicale di rene sinistro pelvico extraruotato utilizzando il sistema robotico HUGO Medtronic.

Parliamo dell’asportazione dell’intero rene e del tessuto adiposo circostante. Questa proceduta viene eseguita esclusivamente in presenza di tumori la cui crescita, nei tessuti circostanti, risulta essere allo stato iniziale, e che quindi presentano una diffusione all’interno dell’organismo ancora limitata.

nefrectomia-radicale-del-rene-intervento

Rispetto al passato, quando questo genere di intervento veniva eseguito con un taglio a livello della parete addominale per raggiungere direttamente il tumore, adesso, grazie alla chirurgia laparoscopica, e in particolare con l’utilizzo dell’innovativo sistema robotico HUGO Medtronics, l’operazione risulta meno invasiva per il paziente, con tempi di recupero decisamente più rapidi.

Chirurgia robotica per il trattamento del tumore della prostata e del rene

Secondo le ultime stime dell’AIOM – Associazione Italiana di Oncologia Medica, il tumore alla prostata è ancora uno dei più diffusi, con numeri che sono destinati ad aumentare (40.500 nuove diagnosi stimate lo scorso anno nel nostro Paese – fonte “I numeri del cancro in Italia 2022”).

Di contro, tuttavia, il tumore alla prostata, fa registrare il dato di sopravvivenza più elevato, con ben il 91% di pazienti vivi a distanza di 5 anni dalla diagnosi.

Ma come si vive dopo l’intervento?

La capacità di avere una qualità della vita sovrapponivbile a quella precedente all’intervento dipende dall’intervento stesso.

Questo è ormai un dato di fatto.

La scelta migliore per il paziente, affichè il recupero risulti più rapido e sereno possibile, è la chirurgia robotica, in quanto consente la ripresa totale di funzioni precedentemente compromesse, come la contienza, anche in fase precoce.

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