Cosa cambia senza prostata? Lo specialista risponde

Cosa cambia senza prostata? Questa non è una delle tante domande che i pazienti pongono allo specialista in sede di visita, ma è LA DOMANDA che tutti gli uomini si pongono, o si sono posti, almeno una volta nella vita.

Perchè la prostata è la ghiandola coinvolta nella produzione del liquido seminale, e dalla quale dipendono le principali funzionalità dell’apparato uro – genitale maschile.

Ma prima di rispondere alla domanda principale, vediamo di capire cos’è la prostata e perchè è così importante, per la salute maschile.

Cos’è la prostata

La prostata è una piccola ghiandola che si trova “a metà strada” tra la vescica e il pene, e le sue funzioni principali sono sostanzialmente 3: secernere il liquido seminale, consentirne l’espulsione, regolare il flusso dell’urina influenzandone il volume.

Dunque, la prostata è una ghiandola che non è semplicemente “responsabile” delle funzioni legate alla sessualità, ma spesso le persone ignorano i sintomi legata ad un funzionamento “poco corretto” della stessa, proprio perchè non sono sufficientemente informati a riguardo.

Questo anche perchè, negli ultimi anni, è avvenuto un cambiamento significativo.

Perché fare una visita urologica e quando farla?

Fino a qualche anno fa, infatti, quando la leva militare era ancora obbligatoria nel nostro Paese, al momento della visita medica preliminare, veniva effettuato uno screening a tappeto di tutte le patologie dell’apparato genitale maschile.

L’abolizione dell’obbligo di leva, purtroppo, ha lasciato un enorme lacune relativamente alla diagnosi di tutte le problematiche andrologiche giovanili tra cui, ad esempio, il varicocele.

A questo poi si va ad aggiungere anche la mancata prevenzione, con gli uomini che si recano per la prima volta dall’urologo intorno ai 50 anni, età in cui potrebbero cominciare i primi disturbi prostatici, legati all’ingrossamento della ghiandola.

Tuttavia, è importante iniziare a prendere contatto con lo specialista già prima di questa età, perchè anche in assenza di sintomi, è comunque buona norma conoscere nel dettaglio quello che è lo stato di salute della prostata.

L’andrologo, dunque, ha un ruolo fondamentale e può risultare prezioso quando si parla di prevenzione, perchè è in grado di diagnosticare in tempo problematiche come queste, trattarle tempestivamente, e farlo nel modo giusto, evitando danni permanenti.

Detto questo, possiamo tornare alla domanda principale.

    Cosa cambia senza prostata? L’intervento

    Fino a qualche decennio fa, era opinione comune che la mancanza della prostata avrebbe comportato anche la fine dell’attività sessuale di un individuo, e che senza la ghiandola si sarebbe vissuto con incontinenza urinaria e impotenza completa.

    Per fortuna le cose sono molto cambiate.

    Adesso non è più così, grazie alle nuove tecnologie, con il sistema robotico, è possibile conservare la continenza e soprattutto l’erezione.

    La rimozione della prostata, tra l’altro, è una soluzione che viene contemplata esclusivamente in caso di tumore alla prostata, e viene effettuata attraverso un intervento con tecnica robotica che segue linee guida riconosciute a livello internazionale.

    In base alla gravità del tumore, inoltre, è possibile avere una chirurgia estremamente risparmiativa dei nervi che si trovano intorno alla prostata, consentendo una ripresa dell’erezione spontanea

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