La disfunzione erettile è un campanello d’allarme, ma lo specialista può aiutare a risolvere il problema. Ottenere e mantenere una valida erezione, infatti, è lo specchio di un buono stato di salute generale sia fisica che psichica.
Niente paura, dunque, ma quando è presente una disfunzione erettiva, bisogna sempre recarsi dal proprio medico di medicina generale per testare lo stato generale di salute.
Cos’è la disfunzione erettile?
La Disfunzione Erettile (DE), ovvero l’incapacità di ottenere e mantenere un’erezione valida per un rapporto sessuale completo e soddisfacente, non è solo un problema sessuale, ma un importante campanello d’allarme di altra condizioni patologiche come: diabete, ipertensione, sindrome metabolica o problemi di natura cardiovascolare maggiori.
Basti pensare che le arterie che vanno al pene hanno lo stesso calibro delle arterie coronarie, per cui l’insorgenza di disfunzione erettiva repentina, causata da totale o parziale ostruzione arteriosa peniena, può essere prodromica di ostruzione arteriosa totale o parziale a livello coronarico causando danni cardiaci.
L’età media dei pazienti
Sono circa 3.000.000 i pazienti affetti da questo tipo di disturbo, sebbene in questo numero non sono considerati tutti quegli uomini che per paura, timidezza, retaggio culturale non ammettono la problematica e non ne parlano con uno specialista.
La problematica aumenta con l’aumentare dell’età. Si calcola che oltre il 50% degli uomini sopra i 50 anni di età ne è affetto.
Le possibilità terapeutiche
Ad oggi ancora non è standardizzato un protocollo di prevenzione o diagnosi precoce di questa malattia a causa della reticenza del maschio all’esposizione del problema, tuttavia esiste un’ampia gamma di possibilità terapeutiche sia mediche (quindi molto poco invasive) sia chirurgiche (più invasive e complesse) che possono portare a totale risoluzione del problema, restituendo al paziente una vita sessuale normale.
Parlare con il medico e sconfiggere il tabù
Innanzitutto, al momento dell’insorgenza del problema bisogna, in accordo con il proprio medico di medicina generale, fare un profilo metabolico completo, valutare la possibile familiarità per diabete o se ce ne sono le prime avvisaglie, valutare la pressione arteriosa ed effettuare una valutazione specialistica Uro-Andrologica per valutare nella complessità la situazione e cominciare in fase precoce il percorso terapeutico.
Rivolgersi allo specialista
Per cui, è ora di superare il tabù di non sentirsi meno uomini o meno virili, ma di rivolgersi ad uno specialista Uro-Andrologo esperto in materia che possa restiturie una vita sessuale valida e attiva.
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A cura di @Emanuela Dentehttps://www.linkedin.com/in/emanuela-dente-9472b0141/
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