Ipertrofia prostatica benigna: l’impotanza dei controlli. Prendiamo spunto dalla notizie dell’intervento alla prostata del Premier Netanyahu, diffusa oggi dagli organi di stampa israeliani.
Secondo quanto riportato dl quotidiano Jerusalem Post, il Primo Ministro Benjamin Netanyahu sarebbe in attesa di un intervento di rimozione della prostata, resosi necessario all’indomani di un controllo, che avrebbe evidenziato l’ingrossamento della ghiandola.
L’ennesima dimostrazione che i controlli periodici sono assolutamente importanti, anche in mancanza di sintomi.
Già, i sintomi.
L’ipertrofia prostatica benigna è una condizione caratterizzata da un ingrossamento della prostata di natura benigna che può interessare fino all’80% degli uomini tra 60 e 80 anni.
I sintomi non sono dipendenti dalla grandezza della ghiandola, e anche una prostata di dimensioni di poco superiori alla norma può provocare disturbi urinari importanti.
I sintomi possono essere di tipo ostruttivo:
Oppure irritativi:
L’aumento delle dimensioni della prostata è una patologia progressiva, che se non curata in tempo può causare oltre alla sintomatologia già citata anche gravi problemi all’apparato urinario in toto:
Dopo i bagordi delle feste, e per iniziare il nuovo anno con il piede giusto, perchè non inserite in agenda un controllo dallo specialista urologo?
Perchè l’ipertrofia prostatica benigna, una patologia che interessa il pubblico maschile in maniera sempre crescente, e che manifesta i primi sintomi anche prima di quella che è comunemente ritenuta la soglia oltre la quale iniziare a controllarsi.
E’ opinione comune, infatti, che prima dei 65 anni non sia necessario preoccuparsi.
Invece, in base ai dati raccolti dalla SIU durante le sue campagne di prevenzione, è emerso che la popolazione maschile inizia ad avvertire i primi sintomi ben prima di questa “soglia”, anche al di sotto dei 50 anni. Percentuale che aumenta esponenzialmente tra i 50 e i 60 anni, fino a toccare la soglia dell’80% degli uomini tra i 70 e gli 80 anni.
Dunque, se siete alla soglia dei fatidici “anta”, correte ai ripari e iniziate con la prevenzione.
Un controllo dal vostro urologo di fiducia e uno stile di vita più sano, si da giovani, potrebbe aiutarvi a difendervi da questa patologia e a mantenere la prostata sana ed efficiente più a lungo.
Quando si tratta di ipertrofia prostatica, per quanto riguarda l’intervento, la rimozione dell’adenoma prostatico mediante il laser ad Holmio è sicuramente la migliore soluzione,
Parliamo di un intervento endoscopico (ovvero con accesso attraverso dei canali naturali) di ultima generazione, che viene indicato soprattutto in quei pazienti che soffrono di ipertrofia prostatica benigna con associata sintomatologia disurica (nell’emissione di urine con difficoltà) di tipo ostruttivo e talvolta anche irritativo.
Questo tipo di intervento è in grado di accorciare notevolmente quelli che sono i tempi di degenza e tutti i possibili disagi post operatori, in particolare per quanto riguarda la qualità della vita del paziente
Numerosi sono i vantaggi nell’uso del laser ad holmio nel trattamento dell’ipertrofia prostatica, rispetto alle tecniche tradizionali (TURP ed adenomectomia a cielo aperto).
• Possibilità di trattamento di qualsiasi prostata fino a oltre 200 grammi senza la necessità di un intervento che richieda un taglio;
• Possibilità di trattamento contemporaneo di calcoli vescicali presenti;
• Drastica riduzione delle perdite ematiche;
• Minime complicanze intra e post-operatorie • Minori tempi di cateterizzazione e conseguente degenza (1-2 giorni);
• riduzione dei tassi di re-intervento (1%).
La riduzione delle perdite ematiche rende tale procedura particolarmente indicata in pazienti che assumono terapie anticoagulanti o antiaggreganti ed in pazienti affetti da alterazioni della coagulazione.