Le onde d’urto a bassa intensità sono delle onde acustiche che generano degli impulsi. Queste onde, sono già ampiamente utilizzate in medicina e soprattutto in urologia per la frantumazione dei calcoli renali (Litotrissia Extracorporea o ESWL).
Nel caso della disfunzione erettile, della malattia di La Peyronie (induratio penis plastica) o nella prostatite cronica si utilizzano delle onde d’urto a bassa intensità, che grazie alle proprietà angiogenetiche consentono la formazione di nuova vascolarizzazione locale a livello della zona trattata, determinando ripetuti microtraumi a livello delle membrane cellulari, permettendo un maggior afflusso di sangue nella zona trattata e di conseguenza un miglioramento.
Ad oggi la letteratura di settore parla chiaro, le onde d’urto hanno un effetto valido e duraturo nel tempo, permettendo addirittura di poter rendere responsivi a terapia farmacologica pazienti prima resistenti.
Attualmente questo tipo di trattamento è compreso nella linee guida internazionali dell’European Association of Urology (EAU)e in quella dell’American Urology Association (AUA).
I trattamenti sono locali, e richiedono vari cicli scadenzati nel tempo e vari tipi di protocolli terapeutici che variano in base alla patologia trattata, a seconda del tipo di sonda utilizzabile (focale o lineare), periodicità del trattamento (una volta a settimana o bisettimanale) e durata del trattamento.
Ogni ciclo dura circa 15-10 minuti, il manipolo della macchina emette degli impulsi che sono distribuiti attraverso il movimento dell’operatorie in tutte le aree anatomiche de pene.
Il paziente effettua il trattamento in posizione supina, disteso sul lettino. Ciclo di 6 sedute 1° seduta Tempo 0 – 2° seduta dopo 1 settimana dalla 1° – 3° seduta dopo 2 settimane dalla 2°.
Seguire indicazione della 3° seduta per le 3 restanti