Prostatite, l’infiammazione della ghiandola colpisce un uomo su due almeno una volta nella vita, secondo le più recenti statistiche, è il problema uro-andrologico più comune al di sotto dei cinquant’anni.
Si intende come prostatite quella condizione patologica maschile caratterizzata da un processo infiammatorio acuto o cronico a carico della prostata e dei tessuti circonstanti.
Esistono diversi tipi di prostatite:
È in condizione patologica molto frequente, che interessa oltre un terzo della popolazione maschile con la fascia di età maggiormente colpita tra i 20 e i 50 anni.
A livello sintomatologico in base alla gravità della condizione si possono avere sintomi come:
I sintomi suddetti al momento dell’insorgenza devono essere prontamente e radicalmente trattati, altrimenti è alto il rischio che una prostatite acuta, possa diventare cronica, causando la persistenza dei sintomi irritativi (aumentata frequenza minzionale diurna e notturna, bruciori alla minzione pesantezza e dolore al basso ventre e in regione perineale) per periodi anche superiori ai 4 mesi, causando un notevole abbassamento della qualità della vita del paziente.
La diagnosi della prostatie è inizialmente clinica, basandosi su un accurato esame obiettivo e una completa anamnesi (abitudini alimentari, sessuali, apporto idrico giornaliero, consumo di bevande alcoliche) e l’esplorazione rettale.
A completamento diagnostico possono essere effettuati esami di laboratorio come:
Esami strumentali come la Uroflussimetria con residuo post minzionale (P.M.) ed ecografia dell’apparato urinario.
La terapia della prostatite varia ovviamente in base alla natura della prostatite stessa.
Se sostenuta da infezione batterica allora si procede ad una terapia antibiotica mirata (in base al risultato dell’antibiogramma) che deve essere protratta per 3-4 settimane, in caso di evento acuto, anche 6-8 settimane in caso di evento cronico.
Associato all’antibiotico è sempre consigliabile la somministrazione di antinfiammatorio per un periodo di tempo che va da 10 ai 14 giorni in modo da ridurre l’infiammazione e lenire i disturbi del paziente.
Un ruolo di fondamentale importanza nella terapia medica della prostatite acuta e cronica la giocano gli integratori alimentari e fitoterapici, che associati alla terapia contribuiscono notevolmente alla rapida scomparsa della sintomatologia migliorando la qualità di vita del paziente.
Ruolo dell’ ICEFLOX (Cetra Italia s.r.l.) nella terapia della prostatite
BROMELINA: Sostanza con proprietà antinfiammatorie e antiedemigene con 4 forma isoenzimatiche che viene estratta del gambo e del frutto dell’ananas. Viene usata nelle infiammazioni dei tessuti molli, è ben tollerata da tutti i pazienti perché non gastrolesiva e il suo meccanismo d’azione consiste nella stimolazione della sintesi delle prostaglandine anti-infiammatorie.
QUERCITINA: Antiossidante naturale estratto da diverse piante, essa può essere assunta naturalmente mediante capperi, uva rossa, mela, mirtillo e thè verde. Il meccanismo d’azione è quello di bloccare diverse vie enzimatiche attraverso il blocco dell’eEGFR (Recettore del fattore di crescita dell’epidermide), della 5 lipossigenasi, della fosfolipasi A2
CURCUMINA: Fitoterapico largamente utilizzato per le sue proprietà antinfiammatorie.
THE VERDE: Forti proprietà antiossidanti e drenati i liquidi corporei in eccesso
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A cura di @Emanuela Dentehttps://www.linkedin.com/in/emanuela-dente-9472b0141/
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