Quanti anni si vive dopo l’operazione alla prostata – In questo articolo vogliamo rispondere ad una delle domande più frequenti che i pazienti, in sede di visita, pongono più spesso allo specialista, e che risulta essere una delle principali preoccupazioni di chi, in presenza di una patologia legata alla prostata, si vede prospettare, come unica soluzione, quella dell’intervento chirurgico.
Quanti anni si vive dopo l’operazione alla prostata?
Iniziamo dicendo, in maniera preliminare, che la prostata ingrossata non causa morte perchè è una patologia benigna. L’ingrossamento è assolutamente normale e fa parte della fisiologica degenerazione della ghiandola stessa.
In ogni caso, trascurare questa condizione può causare problemi di natura ostruttiva di tutto l’asse escretore.
Dunque, bisogna sempre tenere sotto controllo la prostata anche se il PSA è nella norma in quanto i sintomi se non trattati per tempo possono dare esiti gravi, e causare, varie problematiche, tra cui la perdita parziale o definitiva della funzione vescicale.
Quanti anni si vive dopo l’operazione alla prostata – la risposta dell’andrologo
La scelta migliore per il paziente, affichè il recupero risulti più rapido e sereno possibile, è senza dubbio la chirurgia robotica, in quanto consente la ripresa totale di funzioni precedentemente compromesse, come la contienza, anche in fase precoce.
La capacità di avere una qualità della vita sovrapponivbile a quella precedente all’intervento dipende dall’intervento stesso. Questo è ormai un dato di fatto.
Ma – precisa lo specialista “L’aspettativa di vita dopo intervento chirurgico non varia rispetto a quella che il paziente avrebbe se non fosse operato. Quello che cambia è la qualità della vita in termini urinari e anche il fatto che la vescica è al sicuro”.