Secondo l’OMS questo tumore ha un’altissima nei paesi industrializzati, essa aumenta con l’aumentare dell’età.
Il istotipo di più frequente riscontro deriva viene definito carcinoma a cellule transizionali (CCT), mentre il secondo istotipo più diffuso è il carcinoma squamoso. E’ una malattia estremamente aggressiva che se non trattata con i metodi e la tampistica giusta può avanzare velocemente. I tumori vescicali sono distinti in superficiali quando sono limitati allo strato epiteliale interno e in infiltranti quando interessano gli strati muscolari e/o adiposo. Possibili Cause
Esistono inoltre alcuni agenti cancerogeni in grado di determinare l’ insorgenza di un tumore vescicale a cui sono esposti particolari classi di lavoratori.
Il sintomo principale del tumore alla vescica è senza dubbio l’ematuria. Essa si distingue in “macroscopica”, ovvero quando l’urina appare di colore rosso/rosato, oppure microscopica, quando l’urina è del suo colore normale pur essendoci presenza di sangue all’esame urine. Altri possibili segni sono l’aumento della frequenza ad urinare e il bruciore.
La diagnosi è sicuramente inizialmente anamnestica e clinica (presenza di ematuria macroscopica o microscopica, esposizioni a possibili agenti scatenanti, familiarità), segue poi tutta la diagnostica strumentale indispensabile per confermare la diagnosi:
Una volta diagnostica il tumore è necessario che questo venga studiato (dimensioni, posiziona, infiltrazione della parete vescicale, miltiufocalità (presenza di più neoformazioni). Universalmente riconosciuto come il sistema di stagnazione del tumore della vescica è il TNM:
T – Tumore
N – Linfonodi regionali
M- Metastasi a distanza
TX – Il tumore primitivo non può essere valutato
NX – I linfonodi regionali non possono essere valutati
MX – La metastasi non può essere valutata
T0 – Nessun tumore primitivo
N0 – Nessuna metastasi regionale a linfonodi
M0 – Nessuna metastasi
TIS – Carcinoma in situ (“tumore piano”)
N1 – Metastasi in un singolo linfonodo < 2 cm
M1 – Metastasi presente
T1 – Il tumore invade il tessuto connettivo sotto l’epitelio (strato di superficie)
N2 – Metastasi in un singolo linfonodo > 2 cm, ma < 5 cm di grandezza, o multipli linfonodi < 5 cm
T2 – Il tumore invade il muscoloT2a – Muscolo superficiale interessato (metà interna)T2b – Muscolo profondo interessato (metà esterna)
N3 – Metastasi in un linfonodo > 5 cm di grandezza
T3 – Il tumore invade il tessuto grasso perivesicale (intorno alla vescica)T3a – microscopicamenteT3b – in modo macroscopico (per esempio, massa tumorale visibile a livello del tessuto esterno vescicale)
T4 – Il tumore invade uno dei seguenti organi: prostata, utero, vagina, parete pelvica, parete addominale
Per quello che riguarda il grado di differenziazione istologica (questo tipo di differenziazione è possibile solo dopo l’esame istologico del tumore che si ottiene dalla rimozione dello stesso che verrà spiegata più avanti nella sezione terapia) invece esiste una scala riconosciuta dall’ OMS:
Distinguiamo quindi 2 tipi di tumori in base alla loro infiltrazione della parete vescicale:
La terapia è chirurgica, il primo passo è quello di effettuare una rimozione endoscopica (attraverso uno strumento che viene inserito attraverso il pene) del tumore effettuano una procedura che si chiama TURB (Trans-Urethral Resection of Bladder).