L’uroflussimetria è un esame funzionale, non invasivo e di facile esecuzione, che
serve per la valutazione del flusso urinario, del grado di svuotamento della vescica dopo la minzione.
Questa indagine strumentale, sebbene come detto, banale e di facile esecuzione, consente di avere un quadro chiarissimo e totale della condizione urinaria del paziente. L’esame deve essere effettuato nelle condizioni più fisiologiche possibile in modo da poter riprodurre la minzione che normalmente si avrebbe a casa propria.
Esso integra la normale visita urologica e viene effettuato in tutti quei pazienti che lamentano i cosiddetti LUTS (Sintomi delle basse vie Urinarie). Della minzione effettuata, vengono registrati vari parametri, fino ad ottenere un grafico. In questo modo, lo specialista così riesce a fotografare perfettamente la dinamica minzionale, arrivando poi a scegliere la terapia adeguata, nel rispetto delle esigenze di ogni singolo paziente.
Ai fini di una corretta esecuzione dell’esame si consiglia di:
Evitare l’eccessivo riempimento vescicale (come ad esempio bere mezz’ora prima dell’esame un litro di acqua). Questo può rischiare di sovradistendere la vescica e quindi avere un flusso più debole.
Il modo migliore per prepararsi all’esame è di bere un bicchiere di acqua ogni 15-20 minuti fino all’arrivo di uno stimolo urinario valido (per validità si intende uno stimolo che se fosse riprodotto a casa la indurrebbe ad andare in bagno per urinare).
Non trattenersi pensando che trattenendo si ottiene un flusso migliore, in quanto una vescica troppo piena porta ad una minore potenza del flusso
Non effettuare l’esame al primo minimo stimolo in quando il flusso risulterebbe più debole del normale, e la quantità di urina vuotata sarebbe minima rendendo l’esame inattendibile.